Historia
magistra vitae. È sì, è proprio vero. Più di settant’anni dopo. I
‘fantasmi’ della Conferenza di Monaco sono riapparsi all’orizzonte. È cambiata
la stagione. Da un precoce autunno si è passati a una stentata primavera. Ma il
senso della capitolazione, dell’appeasement
di fronte a un nemico cinico e spietato è rimasto quello degli ultimi giorni
del settembre 1938. Anche i protagonisti del dramma storico non sono cambiati.
La Juventus ha vestito alla perfezione i panni di un incerto e sentimentale Neville Chamberlain, mentre il Bayern Monaco quelli di un cinico
e pragmatico Adolf Hitler.
Ieri
sera, alla Allianz Arena le due squadre hanno così risolto il dilemma che alla
vigilia della partita attanagliava i lettori di Contropiede. Avrà ragione Andrea Rossetti oppure Alberto Coghi? Al di là delle (più o meno
corrette) analisi o speranze, è stato il campo a premiare le riflessioni del
primo rispetto al secondo. La squadra di Heynckes ha strapazzato quella di
Conte. I bianconeri, colpiti a freddo su un ‘fortunoso’ tiro di Alaba, hanno
dovuto inseguire tutta la partita arrancando di fronte alla forza fisica,
tattica e mentale nettamente superiore dei bavaresi. A parte il gladiatorio
Vidal, che è stato l’unico a offrire una prestazione degna di un quarto di
finale di Champions League, i campioni d’Italia – a partire dal suo capitano,
un insolitamente assai imperfetto Buffon – sono stati dominati dai panzer
tedeschi.
L’andata di Champions League potrebbe pertanto rivelarsi un qualcosa in più di un completo fiasco. Così come la controversa scelta di Chamberlain permise alla Gran Bretagna di iniziare un processo di riorganizzazione delle sue forze armate, anche la lezione di calcio di Monaco subita dalla Juventus potrebbe rivelarsi utile al fine di contrastare efficacemente il Bayern durante la partita di ritorno. Molti commentatori, continuano ad affermare che il valore aggiunto dei bianconeri risiede in Antonio Conte. Questa suggestione, molto probabilmente, è ragionevole. L’allenatore pugliese, infatti, è (quasi) sempre riuscito a ottenere ben più del massimo dai propri giocatori. Non è detto che non vi riesca quasi miracolosamente anche il 10 aprile allo Juventus Stadium.
* Questo articolo è già apparso su Contropiede.net
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