Nel celebre saggio Vom
Kriege del 1832, Carl von Clausewitz coniò un’espressione destinata ad
avere un’enorme fortuna nella storia del pensiero strategico. «La guerra»,
affermò il generale prussiano, «non è che la continuazione della politica con
altri mezzi». Questa frase è ormai
entrata nella dialettica dell’opinione pubblica. Tuttavia, è andata perdendo il
proprio originario accento discrezionale per assumere un’errata connotazione
deterministica. Secondo Clausewitz, la guerra è uno «strumento
della politica»: un’opzione cui è possibile
rivolgersi, ma non una necessità della natura. (continua a leggere)
Nessun commento:
Posta un commento