Despair is the fate of the realists who know something about sin, but nothing about redemption.
Self-righteousness and irresponsibility is the fate of the idealists who know something about the good possibilities of life, but know nothing of our sinful corruption of it

(Reinhold Niebuhr)

mercoledì 2 maggio 2012

Analisi per CQ140






Nel celebre saggio Vom Kriege del 1832, Carl von Clausewitz coniò un’espressione destinata ad avere un’enorme fortuna nella storia del pensiero strategico. «La guerra», affermò il generale prussiano, «non è che la continuazione della politica con altri mezzi». Questa frase è ormai entrata nella dialettica dell’opinione pubblica. Tuttavia, è andata perdendo il proprio originario accento discrezionale per assumere un’errata connotazione deterministica. Secondo Clausewitz, la guerra è uno «strumento della politica»: un’opzione cui è possibile rivolgersi, ma non una necessità della natura. (continua a leggere)



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