«Io sono la Guerra civile», afferma veemente una
voce femminile dalla fossa vuota dell’orchestra al Théatre de l’Oeuvre di
Parigi. È la sera del 27 gennaio 1965, quando Henry de Montherlant manda in
scena il dramma La Guerre civile. «Io
non sono la guerra» – continua con forza quella stessa voce – «delle boscaglie
e dei campi; io sono la guerra della piazza selvaggia, la guerra delle prigioni
e delle strade, quella del vicino contro il vicino, del rivale contro il
rivale, quella dell’amico contro l’amico». [continua a leggere]
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