Despair is the fate of the realists who know something about sin, but nothing about redemption.
Self-righteousness and irresponsibility is the fate of the idealists who know something about the good possibilities of life, but know nothing of our sinful corruption of it

(Reinhold Niebuhr)

mercoledì 6 giugno 2012

Pareto, Patroni Griffi e il dilemma tecnocratico





Oggi, sulle colonne del «Corriere della sera», Dario Di Vico propone un interessante fondo sullo scontro tra il Ministro della Funzione pubblica Filippo Patroni Griffi e quello del Welfare Elsa Fornero in merito alla riforma del lavoro e alle norme sul licenziamento. Il primo, infatti, a differenza della seconda intende difendere in maniera coriacea i – già evidenti e consolidati – privilegi dei dipendenti pubblici rispetto a quelli privati. Il bel pezzo scritto da Di Vico riaccende l’attenzione sull’irrisolto dilemma della tecnocrazia: una forma di potere e di gestione della res publica che, pur dichiarandosi immune a ogni limite o stortura della politica, finisce per cadervi immancabilmente. Molto probabilmente, aveva ragione l’elitista Vilfredo Pareto, che in Les systèmes socialistes del 1902 osservava «si può peccare per ignoranza», ma «si può anche peccare per interesse», aggiungendo in maniera disincantata «la competenza tecnica può fare evitare il primo male, ma non può nulla contro il secondo». 



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