Mentre nell’Europa centro-orientale si gioca Euro 2012, che sembra
in qualche modo ‘distrarre’ – per dirla con Johan Huizinga – l’«homo ludens»
europeo dalle gravi pressioni politiche ed economiche che attanagliano il
Vecchio continente, è nel Mediterraneo che si gioca una partita davvero
decisiva tanto per l’Europa, quanto per il Medio e Vicino Oriente.
In Grecia e in Egitto, Paesi eredi di due grandi civiltà che nel corso dei secoli hanno plasmato la storia del mare nostrum, è il giorno – l’ennesimo in questi mesi travagliati per entrambi gli Stati – delle elezioni. Elezioni che sono diametralmente opposte non solo dal punto di vista formale (parlamentari le une, presidenziali le altre), ma anche e soprattutto nel loro significato profondo. Ma che altresì possiedono un elemento comune. [continua a leggere]
In Grecia e in Egitto, Paesi eredi di due grandi civiltà che nel corso dei secoli hanno plasmato la storia del mare nostrum, è il giorno – l’ennesimo in questi mesi travagliati per entrambi gli Stati – delle elezioni. Elezioni che sono diametralmente opposte non solo dal punto di vista formale (parlamentari le une, presidenziali le altre), ma anche e soprattutto nel loro significato profondo. Ma che altresì possiedono un elemento comune. [continua a leggere]
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