Non se ne conosce ancora bene la dinamica, ma
una cosa è certa: un aereo militare turco – un jet F-4 – è caduto nelle acque
territoriali siriane, al confine con la provincia di Hatay. Secondo
l’emittente televisiva di Hezbollah, al-Manar, il bombardiere sarebbe stato
«abbattuto per errore» proprio dall’esercito di Damasco. Una notizia,
quest’ultima, comunque non ancora confermata. [continua a leggere]
Despair is the fate of the realists who know something about sin, but nothing about redemption.Self-righteousness and irresponsibility is the fate of the idealists who know something about the good possibilities of life, but know nothing of our sinful corruption of it(Reinhold Niebuhr)
lunedì 25 giugno 2012
giovedì 21 giugno 2012
L’ennesima occasione perduta?
Dopo che i precedenti colloqui di Istanbul e Baghdad sul ‘controverso’ programma
nucleare di Teheran non avevano portato ad alcun risultato concreto, c’era
grande attesa per il nuovo appuntamento di Mosca. Nella capitale russa, si è
conclusa ieri una due giorni di lavoro molto serrato. Le delegazioni si sono
incontrate per verificare le prospettive di una soluzione diplomatica alle
tensioni tra il Paese degli Ayatollah e la comunità internazionale. Una
soluzione che sia in grado di scongiurare l’opzione militare e le sue
conseguenze. [continua a leggere]
martedì 19 giugno 2012
E se avesse ragione Churchill?
«Mi piacciono gli italiani, vanno alla guerra come fosse una partita di calcio e vanno a una partita di calcio come fosse la guerra»
(Winston Churchill)
Fermiamo la strage dei cristiani
Firma anche tu la petizione bipartisan in difesa dei cristiani in Nigeria: http://fermiamolastragedeicristiani.it/
domenica 17 giugno 2012
Grecia ed Egitto: i destini (elettorali) del Mediterraneo
Mentre nell’Europa centro-orientale si gioca Euro 2012, che sembra
in qualche modo ‘distrarre’ – per dirla con Johan Huizinga – l’«homo ludens»
europeo dalle gravi pressioni politiche ed economiche che attanagliano il
Vecchio continente, è nel Mediterraneo che si gioca una partita davvero
decisiva tanto per l’Europa, quanto per il Medio e Vicino Oriente.
In Grecia e in Egitto, Paesi eredi di due grandi civiltà che nel corso dei secoli hanno plasmato la storia del mare nostrum, è il giorno – l’ennesimo in questi mesi travagliati per entrambi gli Stati – delle elezioni. Elezioni che sono diametralmente opposte non solo dal punto di vista formale (parlamentari le une, presidenziali le altre), ma anche e soprattutto nel loro significato profondo. Ma che altresì possiedono un elemento comune. [continua a leggere]
In Grecia e in Egitto, Paesi eredi di due grandi civiltà che nel corso dei secoli hanno plasmato la storia del mare nostrum, è il giorno – l’ennesimo in questi mesi travagliati per entrambi gli Stati – delle elezioni. Elezioni che sono diametralmente opposte non solo dal punto di vista formale (parlamentari le une, presidenziali le altre), ma anche e soprattutto nel loro significato profondo. Ma che altresì possiedono un elemento comune. [continua a leggere]
giovedì 14 giugno 2012
Il Gattopardo egiziano nell’«inverno» della restaurazione
Era
nell’aria ormai da non pochi giorni. Forse, nel caldo secco del Cairo alcuni si
aspettavano – altri, molto probabilmente, temevano – la decisione che la Corte
costituzionale ha reso nota questo pomeriggio. Il nuovo Parlamento egiziano,
che durante le consultazioni elettorali degli scorsi mesi aveva visto trionfare
i Fratelli Musulmani, dovrà essere interamente sciolto. [continua a leggere]
mercoledì 13 giugno 2012
Cassano, Cecchi Paone e il moralismo benpensante
Non poteva mancare. Infatti, non si è fatto attendere. L’attacco
contro Antonio Cassano – il ragazzaccio, lo sbruffone, il cattivo esempio che
non deve essere preso a modello dai giovani – è arrivato implacabile. Il campione
di Bari vecchia, non senza qualche tentennamento,
si è lasciato fregare da una provocazione tutt’altro che ingenua,
disinteressata o ispirata da alti ideali di Cecchi Paone. [continua a leggere]
lunedì 11 giugno 2012
Il martirio cristiano in Nigeria
Oggi su "La Schiena di Gino"
Nigeria. Domenica 10 giugno. Davanti a due Chiese nel nord del Paese, l’una a Jos l’altra a Biu, avviene l’ultimo sanguinoso attacco dell’organizzazione islamista Boko Haram contro i cristiani. Muoiono 4 persone e sono quasi 40 i feriti, alcuni molto gravi. [continua a leggere]
venerdì 8 giugno 2012
Gli ideali democratici e la realtà sulla via di Damasco
Oggi su La Schiena di Gino (Linkiesta):
Nel
1919, al termine della «grande guerra» che aveva devastato l’Europa, Halford J.
Mackinder pubblicò la sua opera più importante, Democratic Ideals and Reality. Tra le pagine di quel volume, che
certamente non costituisce il suo scritto più famoso, il padre nobile della
geopolitica anglosassone invitava tutti i contemporanei a un più adeguato
intendimento della situazione politica mondiale. Esprimendo forti perplessità
nei confronti dell’idealismo wilsoniano, il grande geografo inglese infatti richiamava
a un prudente realismo. [continua a leggere]
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giovedì 7 giugno 2012
La schiena di Gino
mercoledì 6 giugno 2012
Pareto, Patroni Griffi e il dilemma tecnocratico
Oggi, sulle colonne del
«Corriere della sera», Dario Di Vico propone un interessante fondo sullo
scontro tra il Ministro della Funzione pubblica Filippo Patroni Griffi e quello
del Welfare Elsa Fornero in merito alla riforma del lavoro e alle norme sul licenziamento.
Il primo, infatti, a differenza della seconda intende difendere in maniera
coriacea i – già evidenti e consolidati – privilegi dei dipendenti pubblici
rispetto a quelli privati. Il bel pezzo scritto da Di Vico riaccende
l’attenzione sull’irrisolto dilemma della tecnocrazia: una forma di potere e di
gestione della res publica che, pur
dichiarandosi immune a ogni limite o stortura della politica, finisce per
cadervi immancabilmente. Molto probabilmente, aveva ragione l’elitista Vilfredo Pareto, che
in Les systèmes socialistes del 1902 osservava «si
può peccare per ignoranza», ma «si può anche peccare per interesse», aggiungendo
in maniera disincantata «la competenza tecnica può fare evitare il primo male,
ma non può nulla contro il secondo».
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