In The Cycles of American History, Arthur M. Schlesinger Jr. ebbe a
osservare che «le concezioni americane di politica estera sono correlate alla
vecchia disputa tra esperimento e destino, tra gli Stati Uniti intesi come una
nazione tra tante, capace come tutte le altre di impulsi angelici e di bramosie
predatorie, e gli Stati Uniti intesi come una nazione eletta, designata dalla
Provvidenza a redimere il mondo caduto». Alla vigilia del terzo e
ultimo dibattito tra i candidati alla Casa Bianca, quelle osservazioni
risultano ancora attuali. Obama e Romney, infatti, sembrano incarnare bene le
contrastanti prospettive degli Stati Uniti concepiti rispettivamente come
esperimento o come destino. [continua a leggere]
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